
Di: Stefano Bonato |
Con: Elena Dolif, Stefano Bonato, Martino Isola |
Un reading musicale tra le strade e l’anima del Brasile
“La saudade non è nostalgia.
La nostalgia ti fa desiderare di tornare.
La saudade ti ricorda che non puoi più farlo.”
Un uomo lascia Rio de Janeiro e si dirige a nord.
Il viaggio lo porta attraverso città di polvere e di pioggia, lungo fiumi lenti e strade infinite. Ogni tappa è un frammento di una storia che sfugge, di un Brasile che non si lascia afferrare.
Ana resta. Perché certe partenze non sono più possibili.
Miguel vaga. Dice di non cercare nulla, ma continua a muoversi.
Il protagonista parte. Ma il Brasile non è un luogo che si lascia davvero.
A ogni passo, la musica accompagna il racconto:
Bossa Nova, Jazz, Samba – ogni brano è una strada, un incontro, un pensiero che si dissolve tra le onde.
Alla fine, resta solo l’acqua.
E il viaggio continua.
Un reading tra suoni e parole
Il reading si sviluppa in due tempi, accompagnato dalla musica dal vivo
Ogni brano è una tappa, una città, un volto, un ricordo. La narrazione si intreccia alla musica, creando un percorso sonoro che porta lo spettatore attraverso il Brasile: Dalle spiagge di Rio ai vicoli di Belém
Dalle piogge di Paraty ai deserti del Sertão
Saudade è un’esperienza immersiva che trasporta il pubblico nel cuore del Brasile, tra la sua musica e il suo senso di attesa e assenza.